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Molti di noi vedono crescere con soddisfazione la prospettiva della “lista riformista unitaria”, sorta per sostenere la proposta e il documento di Romano Prodi “Europa: il sogno, le scelte”, una lista che si costituirà all’interno della coalizione di centro-sinistra per le prossime elezioni europee. L’unità dei riformisti cattolici, socialisti e della sinistra democratica è un passo decisivo per rafforzare la coalizione progressista in alternativa al governo Berlusconi. E si dice “decisivo” perché sfrondando - come lo Sdi ha da sempre sostenuto – tentazioni populistiche, demagogiche e giustizialiste si costruisce una via razionale e praticabile “por el cambio” rispetto al centro-destra. In vista della “Convenzione nazionale per la lista Unitaria per l’Europa” fissata a Roma il 13 e 14 febbraio 2004, anche i responsabili provinciali di Margherita, Sdi e Ds sono chiamati a coinvolgere la società civile perché vengano indicati nove rappresentanti trentini alla Convenzione fra aderenti ad Associazioni, movimenti, liste civiche, singole personalità del territorio, al fine di rendere più ampia e partecipata possibile questa nuova sfida politica. Per i socialisti trentini questa sfida rappresenta a maggior ragione un “nuovo inizio”: anche se abbiamo perso una nostra rappresentanza istituzionale alle recenti elezioni provinciali, restiamo portatori di una bella tradizione ed abbiamo davanti una prospettiva sostenuta dal socialismo europeo. Insomma, coi nostri limiti saremo comunque orgogliosi di poter portare in un processo più ampio i valori di una importante esperienza politica, nel cui seno sono stati coltivati con coerenza e coraggio da un secolo – non da ieri – i principi riformisti. Che significano: costruzione paziente di iniziative concrete piuttosto che abuso di toni sentenziosi o allarmisti; gradualismo piuttosto che massimalismo e quindi pratica della cooperazione piuttosto che quella del dileggio e della condanna; azioni programmatiche che badano ad accorciare le distanze fra gli uomini, limitando fattivamente le ingiustizie, senza i mali degli estremismi e - tantomeno – di presunte “rivoluzioni”. Questa è la storia e qui sta l’avvenire. Nicola Zoller segr. Sdi – www.socialistitrentini.it torna in alto |