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A ROVERETO NIENTE FESTA DEL PRIMO MAGGIO 2020, MA IMPEGNO A SOSTENERE IL MONDO DEL LAVORO Quest’anno è un 1 maggio decisamente anomalo rispetto a quanto avveniva da centotrentuno anni, da quando cioè al congresso di Parigi del 1889 venne promossa dall' Internazionale Socialista la celebrazione del 1 Maggio come "Festa del Lavoro". Da sempre questa è una festa di popolo, dal concertone organizzato dai Sindacati fino alle miriadi di manifestazioni locali in tutto il Paese, compresa quella che i Socialisti organizzano da tanti anni in Piazza Erbe a Rovereto. Anomalo non solo per le restrizioni che ci impediranno di riunirci e quindi nel nostro ambito di non poter tenere l’incontro di Rovereto, ma soprattutto – ricorda il segretario regionale del Psi Nicola Zoller - per la grave crisi che rischia di abbattersi sul mondo del lavoro. Che mai come ora rischia di essere colpito trasversalmente: dagli stagionali del turismo ai professionisti, dalle piccole imprese ai dipendenti delle grandi catene, dagli artigiani ai ristoratori ed esercenti. Moltissime le persone e le categorie che rischiano di perdere il lavoro o di dover chiudere l’attività. Per questo il 1 maggio 2020 sia simbolo dell’unità del lavoro, della difesa di tutto il lavoro, e costituisca un monito alle istituzioni, locali e nazionali, nel mettere le politiche a sostegno di lavoratori e imprese come priorità dell’azione di governo. Su questa sfida la politica tutta e le classi dirigenti sono chiamate ad essere unite e responsabili, e su di essa verranno giudicate dai cittadini. www.socialistitrentini.it torna in alto |