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Sospendere la speculazione
23.3.2020

PERCHE’ SI SOSPENDE TUTTO, O QUASI, E NON LA BORSA? Occorre evitare la devastazione della finanza d’assalto

Per contrastare l’epidemia del coronavirus Covid-19 si chiudono dolorosamente tante attività produttive e tanti servizi, ma non si fa cenno alla Borsa. Negli scorsi anni’80 ho lavorato per cinque anni come consulente finanziario e ancor  oggi,pur non svolgendo da tempo quella attività, sono ancora iscritto regolarmente al relativo Albo CONSOB. Qualche cosa dunque ho visto e studiato.  Non mi stupisco allora che qualcuno chieda di sospendere  temporaneamente le contrattazioni. In questo senso sottoscrivo quanto dichiarato a “La Stampa” del 21 marzo 2020 da Alessandro Benetton, che qui riporto nel contenuto essenziale:“Penso che i governi nazionali europei dovrebbero di concerto sospendere le Borse. Forse basta un mese, il tempo necessario a superare l’onda di piena del virus. E magari contagiamo anche Wall Street. Mi auguro che la sospensione del patto di stabilità da parte dell’UE sia l’inizio di una risposta forte dell’Europa. Se non facciamo nulla e consentiamo il tracollo quotidiano, ci troveremo – in particolare le aziende italiane – saccheggiate e rilevate per valori risibili… Le Borse non possono oggi rappresentare i valori autentici.Tenerle aperte equivale a giocare al casinò. Occorre evitare la devastazione della finanza d’assalto e che le aziende siano scalabili per quattro soldi”.

dott. Nicola Zoller, Rovereto



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