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Siri, il Psi e la questione morale - di Mauro Del Bue, AVANTIonline del 21 Aprile 2019 Fa sorridere questo voler ricordare che Siri era socialista, come l’affermazione di Salvini di oggi e cioè che non basta un avviso di garanzia per condannare una persona. Siamo seri. Siri era un giovane socialista di Genova, cone Toti lo era di Massa, come Brunetta era un dirigente del Psi Veneto, Tremonti un membro del Consiglio nazionale Psi, Sacconi membro della Direzione. Dall’altra parte possiamo ricordare che Amato era il sottosegretario di Craxi, Epifani il responsabile della componente socialista della Cgil, Pittella e anche Speranza giovani socialisti di Potenza, che Carniti fu eletto europarlamentare dal Psi e Bassanini deputato socialista. Potrei continuare fino a domani. Cioè si scopre che esisteva il Psi e molti ne facevano parte. Grazie. Siri non era un giovane propenso a delinquere quando era un ragazzo e oggi deve essere dimostrata la sua colpevolezza. Quel che mi fa trascorrere una lieta Pasqua è la nuova posizione garantista di Salvini. Io c’ero alla Camera quando sventolavano il cappio e chiedevano le dimissioni a tutti gli indagati e non dimentico la gazzarra per la tangente Enimont che assommava esattamente alla stessa cifra dei soldi indebitamente spesi dalla Lega e che Salvini potrà riconsegnare in 80 anni. Due le differenze. Quella maxi tangente serviva a finanziare quasi tutti i partiti (compreso quello del pirla Patelli), i 49 milioni (quasi cento miliardi) solo la Lega. Quei partiti vennero messi al bando dall’elettorato (si salvò l’ex Pci per via di un ascensore), la Lega invece oggi raddoppia i suoi voti. Se qualcuno mi parla ancora di questione morale lo denuncio. torna in alto |