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FINAZIARE LA POLITICA: il Caso Schützen-Baratter

La lettera del giorno
LA POLITICA E I "CONTRATTI"
-di Nicola Zoller
Giornale "Trentino", martedì 30 ottobre 2018, p.1 s.

Sembra incredibile la vicenda giudiziaria degli Schützen trentini per il “contratto” elettorale con il consigliere Baratter: condannati in primo grado, assolti in appello. Possibile? Le cose potevano essere chiare anche prima: da sempre è normale che partiti e associazioni idealmente collegate sostengano i candidati per poi ricevere un sostegno finanziario in caso di elezione. Può darsi infine che in terzo grado la suprema Cassazione decida ancora diversamente. Non ci stupiremmo…
Ma di come vada avanti la giustizia umana ci è noto non da questo caso: da sempre le ingiustizie sono senza tempo. Per non far paragoni con persone e giudizi del nostro tempo, andiamo indietro, che così saremo esenti – speriamo - da vilipendio ai contemporanei. Il grande illuminista francese Voltaire, parlando di un processo che si concluse con la condanna di una persona per un solo voto, racconta come l’avvocato spiegasse che sarebbe stato assolto in un’altra camera di giustizia. “E’ davvero comico - rispose il malcapitato - quindi una camera, una legge”. “Sì - disse l’avvocato - ci sono venticinque commenti diversi sulla consuetudine di Parigi... e se ci fossero 25 camere di giudici, ci sarebbero 25 giurisprudenze diverse”. Questa vicenda era stata riproposta pochi anni fa dall’ ex magistrato Ferdinando Imposimato il quale, drammaticamente, ammetteva: “Le cose non sono affatto mutate da allora”. Imposimato continuava il suo ragionamento citando il padre dei giuristi umanitari Cesare Beccaria: “Lo spirito della legge sarebbe dunque il risultato di una buona o di una cattiva logica del giudice, di una facile o malsana digestione, dipenderebbe dalla violenza delle sue passioni, dalla debolezza di chi soffre, dalle relazioni del giudice con l’offeso, e da tutte quelle minute forze che cangiano le apparenze di ogni oggetto nell’animo fluttuante dell’uomo. Quindi veggiamo la sorte di un cittadino cangiarsi diverse volte nel passaggio che fa a diversi tribunali…”. Così era allora. E oggi? Basta guardarsi intorno…
Si afferma che comunque nella giustizia e nei tribunali umani bisogna mettere un punto: ecco, c’è la sentenza definitiva che bisogna accettare. Non è così, e da sempre lo sa chi conosce la storia e un poco la medita: fin dai tempi di Socrate, in teatro come in tribunale non conta tanto la realtà ma come essa viene rappresentata. E quindi il giudizio può cambiare. Resta poi da vedere come le cause giudiziarie non solo vengono trattate, ma tramandate. Chi mai ricorda che il sommo Dante venne condannato per ladrerie commesse a danno di Firenze e condannato al rogo? Il povero “ghibellin fuggiasco” cantato dal Foscolo resta nella nostra memoria semmai come un perseguitato, non come un ladro. Per fortuna. Ma a quanti altri – che siano persone comuni o ex potenti - una condanna o semplicemente una calunnia pesa invece per sempre sul proprio nome?


Nicola Zoller, collaboratore della storica rivista "Mondoperaio" fondata da Pietro Nenni



PS: IL DIRETTORE DEL "TRENTINO" CHE OSPITA SEMPRE GENEROSAMENTE LE MIE NOTE (NON HO PAROLE SUFFICIENTI PER RINGRAZIARLO, IN UN TEMPO IN CUI GARANTISTI E RIFORMISTI STORICI SONO POSTI NEL DIMENTICATOIO), NEL COMMENTO A QUESTA MIA LETTERA AFFERMA A PROPOSITO DEL 'CONTRATTO' SCHUTZEN-BARATTER CHE COMUNQUE "POLITICAMENTE ED ETICAMENTE NON S'E' TRATTATO DI UNA BELLA OPERAZIONE": EPPURE NON SOLO IN ITALIA MA IN TUTTO IL MONDO DEMOCRATICO, OLTRE AI PARTITI, ANCHE FONDAZIONI, ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI DANNO E RICEVONO UN RECIPROCO SOSTEGNO FINANZIARIO AI CANDIDATI. "POLITICAMENTE ED ETICAMENTE" SEMMAI E' IMMORALE CHE POI QUESTO RECIPROCO SOSTEGNO VENGA MENO UNA VOLTA CHE IL CANDIDATO SIA ELETTO: E' STUCCHEVOLE AD ESEMPIO IL CASO DI ALCUNI PERSONAGGI ELETTI IN PARLAMENTO NEL PD, CHE POI STENTANO A VERSARE IL CONTRIBUTO DI SOSTEGNO COME E' SUCCESSO ALL'EX-MAGISTRATO E PRESIDENTE GRASSO E AD ALTRI, PER I QUALI IL TESORIERE HA DOVUTO APRIRE UNA PRATICA PER IL RECUPERO DI TALI SOMME; O E' DIVENTATO IMBARAZZANTE L'OPERAZIONE DEI BONIFICI PRIMA ANNUNCIATI E POI CANCELLATI DI ALCUNI ELETTI TRA I "CINQUE STELLE"; PER NON PARLARE DEI CASI - IN PARLAMENTO ED ANCHE NEL CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTINO - IN CUI GLI ELETTI PASSANO DA UN GRUPPO ALL'ALTRO, LASCIANDO INEVASI GLI IMPEGNI POLITICI E ANCHE FINANZIARI CONNESSI.

NEL CASO "BARATTER", SEMMAI C'E' QUESTO DI 'PROBLEMATICO': IL CONSIGLIERE PROMISE QUELL'APPOGGIO AGLI SCHUTZEN, E POI PER RAGIONI POLITICHE O SIMILARI LO INTERRUPPE: E' QUESTA SEMMAI LA "NON BELLA" OPERAZIONE, NON GIA' L'ACCORDO ELETTORALE. DIVERSO INFINE E' IL CASO DI APPOGGI ASSICURATI DA ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE, AZIENDALI, SINDACALI, FINANZIARIE, COMMERCIALI...: QUI STA SEMMAI IL PROBLEMACCIO, PERCHE' QUESTE NON DANNO UN APPOGGIO IDEALE MA SOTTINTENDONO UN TORNACONTO. NON OCCORRE INFATTI ESSERE MAFIOSI CRIMINALI PER IMPORRE UN VOTO DI SCAMBIO INCORRENDO IN SACROSANTE SANZIONI. IN AMERICA TUTTA LA POLITICA E LE CAMPAGNE ELETTORALI MULTIMILIARDARIE SONO SOSTENUTE DAI GRUPPI ECONOMICI, CI SONO DEI LIMITI DI LEGGE, MA LA SOSTANZA NON CAMBIA. ANCHE IN ITALIA - CON DELLE PRESCRIZIONI - AZIENDE E PRIVATI POSSONO DARE CONTRIBUTI. ECCO, AL DUNQUE IL DILEMMA: SE IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI GRUPPI POLITICI NON E' "ETICAMENTE" SOSTENIBILE, COME E' POSSIBILE E GIUSTO SOSTENERE LE COMPETIZIONI DEMOCRATICHE E I LORO NON IRRILEVANTI COSTI? QUALCUNO FINISCE PER PENSARE CHE SIA MEGLIO ABOLIRE LE "COMPETIZIONI", MA ALLORA TUTTO SAREBBE PERDUTO. Nicola Zoller



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