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KAPUTT DELLA SECONDA REPUBBLICA 7.12.2016

Referendum: KAPUTT DELLA SECONDA REPUBBLICA
“La storia non va sempre dritta e non va sempre avanti”
-di Nicola Zoller
Giornale “Trentino”, mercoledì 7 dicembre 2016, p.10

“La storia non va sempre dritta e non va sempre avanti” ha detto lo storico Risconi e ha ricordato il direttore Faustini. Riflettendo sul referendum costituzionale prima del voto, sostenevo che se avesse prevalso “il No molti di noi, essendo legati alla storia della prima Repubblica” avrebbero potuto “ritenersi compiaciuti del fatto che nell’ultimo ventennio non si sia riusciti a cambiare l’assetto delle istituzioni, confermando le precedenti impostazioni”. Aggiungevo però che “siccome non siamo nostalgici e restiamo intimamente progressisti, ci auguravamo che col il Sì potesse migliorare – almeno per quanto possibile – la vita politica del Paese, anche nel solco delle buone idee per la riforma dello Stato proposte dal Psi fin dagli anni n’80”.
E’ venuta una valanga di No, suicidando la seconda repubblica, che è risultata effettivamente poco amata da tantissimi concittadini, come peraltro erano stati moltissimi concittadini a mettere la prima repubblica “rabbiosamente sotto accusa dopo averla sostenuta offrendole il consenso necessario per governare” secondo la testimonianza amara del filosofo Norberto Bobbio. Insomma dall’alba degli anni Novanta la nostra repubblica democratica ha moltiplicato le sofferenze.
Ora, nella stagnazione e nell’incertezza che regnerà ancora nei prossimi tempi, gli unici a godere veramente saranno i poteri burocratici e finanziari che si sottraggono da sempre alla verifica del voto popolare. E chi vorrà, potrà continuare a meditare sulle recentissime parole - citate in apertura dello storico – dello storico Gian Enrico Rusconi: “La storia non va sempre dritta e non va sempre avanti”.
Nicola Zoller – segretario Psi Trentino-Alto Adige



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