<< indietro


Per Matteotti, 10 giugno 2015

Il Circolo Culturale Ricreativo "Tempo Libero" < GIACOMO MATTEOTTI > di Comasine - Pejo
promuove la
Manifestazione Celebrativa nel 91° Anniversario della morte di
Giacomo Matteotti - Comasine di Pejo (TN)
Mercoledì 10 Giugno 2015

PROGRAMMA:
ORE 16,45 - Ritrovo al Circolo Matteotti
ORE 17,00 -Celebrazione religiosa
-Deposizione Corona alla Casa “avita” dei Matteotti.
Saluto delle autorità:
-il Sindaco di Pejo Angelo Dalpez
-in rappresentanza del Psi
Nicola Zoller con Alessandro Pietracci

Segue rinfresco presso Circolo Matteotti

La direzione
Circolo Culturale Ricreativo “ Tempo Libero “ < GIACOMO MATTEOTTI >
Salita Giacomo Matteotti, 16 – 38024 COMASINE (TN)
E.mail: circolo.matteotti@alice.it

--------------------------------------------------

>>>>> da Nicola Zoller, "Matteotti,il pellegrino del fare", Mondoperaio, n.6/2014

LA VIA MAESTRA DEL SOCIALISMO RIFORMISTA
....Emerge dalle iniziative di Matteotti la natura non arrendevole del suo riformismo. In effetti la sua azione fu improntata ad un intransigente rigore morale e – quando necessario – ad un acceso radicalismo, tanto da ricevere spesso accuse di estremismo dalla stampa borghese e di massimalismo all’interno del Psi. Ma, come osserva Stefano Caretti, Matteotti non si scostò mai dal socialismo gradualista, da quel socialismo “padano” da costruirsi attraverso un’azione organizzata quotidiana, come egli confermò in uno scritto del 1919:
“Giorno per giorno gli operai nella fabbrica, i contadini sulla terra, gli impiegati nel loro lavoro, si devono foggiare i loro organi, le loro capacità, imponendoli alla borghesia, come successive conquiste. E le conquiste politiche non servono per instaurare il socialismo con un decreto. Bensì ci servono prima come critica al regime borghese; poi come addestramento dei lavoratori alla gestione del pubblico bene e alla conoscenza dei grandi interessi collettivi; infine per difendere e imporre alla stessa borghesia istituzioni sempre più conformi all’interesse del proletariato, costituendo coi comuni socialisti, con le scuole, con le cooperative […] tanti nuclei pronti per il domani”.
E sempre nell’estate, di fronte alle agitazioni contro l’aumento dei prezzi culminate nel saccheggio di negozi e di mercati, ammoniva: “Il socialismo non è via facile e piana; non è l’albero della cuccagna. E’ via lunga ed aspra, il sacrificio dei propri egoismi immediati alla collettività fraterna degli uomini”. Con queste idee e questi sentimenti – racconta Caretti – Matteotti si occupò di associazioni operaie, imprese cooperative agricole e di consumo, leghe, Camere del lavoro, circoli ricreativi ed educativi, ospedali, biblioteche, asili, municipalità socialiste a cui prestava con assiduità i propri consigli tecnici e amministrativi. Questo era appunto nei fatti il suo riformismo: non un generico ideale umanitario né tanto meno un impaziente rivoluzionarismo velleitario; ma un metodo, volto ad indirizzare a buon esito un processo di trasformazione delle condizioni del proletariato e di profonda riforma delle leggi.
(continua)...
"Il pellegrino del fare", in MONDOPERAIO N.6/2014



torna in alto




Powered by Web Wiz Site News version 3.06
Copyright ©2001-2002 Web Wiz Guide