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Pietro Nenni nel 35° della morte (1980-2015) Ricorre quest’anno il 35° anniversario della morte dello statista socialista faentino Pietro Nenni, avvenuta a Roma l’1 gennaio 1980. In tale occasione, l’Amministrazione comunale di Faenza, sua città natale, in collaborazione con la Fondazione “Pietro Nenni” di Roma, ha allestito nella Galleria comunale d’arte, una mostra storico documentaria a lui dedicata ed intitolata: “Pietro Nenni. 35° Anniversario della morte (1980-2015)”. La mostra, attraverso documenti, foto, opuscoli e giornali, ripercorre la vita e l’attività politica del leader socialista; essa è articolata in dieci sezioni (Pietro Nenni, Il repubblicano, Il socialista, La Spagna, La guerra, Il ritorno, Il frontista, L’autonomista, Il centro-sinistra, Gli ultimi anni) e in un pannello finale contenente immagini di Pietro Nenni insieme ad alcuni dei più rappresentativi personaggi della politica italiana ed internazionale della sua epoca. Pietro Nenni è stato uno dei protagonisti della vita politica italiana ed europea del ‘900: dalla giovanile adesione al partito repubblicano a quella al partito socialista, di cui è diventato uno dei massimi dirigenti italiani ed internazionali, dalla decisa azione politica antifascista dal 1923 al ’25, prima di essere costretto all’esilio, al suo impegno per la democrazia del nostro Paese. L’azione politica di Nenni si svolse all’interno della tradizione democratica e socialista italiana ed europea, perseguendo sempre gli ideali della giustizia, dell’unità e dell’autonomia, per la conquista della libertà e della democrazia, per la governabilità ed il progresso del nostro Paese, anche attraverso una politica estera tesa a costruire relazioni internazionali solide e stabili. Rendendo onore a Nenni, si vuole rinnovarne la memoria non soltanto quale grande uomo delle istituzioni repubblicane, ma anche quale persona profondamente rispettosa delle diverse culture. Si tratta di una testimonianza importante, soprattutto per le giovani generazioni, perché sappiano trarne utili lezioni per la loro vita e per il futuro della nostra comunità. torna in alto |