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Elezioni trentine del 27 ottobre 2013 UN BREVIARIO DI POLITICA MITE -di Nicola Zoller, capolista con Alexander Schuster dei RIFORMISTI PER L’AUTONOMIA (giornale TRENTINO, 27.9.2013, p.1) (Ho partecipato a Pieve Tesino il 27-28 settembre 2013 alla Scuola politica Alcide DeGasperi riservata a 40 amministratori del Trentino: e proprio venerdì 27 sul quotidiano TRENTINO veniva ospitato questo articolo. Così ho potuto subito comunicarlo e commentarlo con molti colleghi di corso, di vario orientamento ideale ma tutti propensi a considerare la cultura come base della politica). Proverò a fare campagna elettorale con i Riformisti per l’Autonomia in modo diverso, portandomi appresso una mia ricerca pubblicata più volte nell’ultimo decennio. E’ intitolata Breviario di politica mite - una serie di commenti ad opere di storia e di attualità politica - e con essa ho voluto e voglio dichiarare, in maniera più convinta rispetto ad un comizio o ad un proclama elettorale, l’adesione ai valori della sinistra riformista: favorire il ragionamento sulla propaganda, la libertà sull’autorità, il garantismo sul giustiziali-smo, l’autonomia sul dominio, l’uguaglianza sulla disuguaglianza, la dignità dell’uomo sulla sbrigativa logica capitalistica. Si dirà che questa è una campagna elettorale amministrativa: sì, e per questa ci sono anche i nostri punti programmatici. Ma tra tante sottolineature tematiche più o meno specifiche che accompagnano un confronto elettorale - e che vengono declinate da taluni in maniera controllata e da altri gridata - cer-cherei di spiazzare le usuali contese dell’ultimo ventennio, provando a interrogarmi se ancora si possa pensare la politica come una forma alta di impegno civile. Dio sa quanto ci sarebbe bisogno di questo riscatto di fronte alla palude in cui è finita la politica: un riscatto che varrebbe molto più di qualsiasi promessa elettorale, per non parlare degli slogan, dei personalismi esasperati, dei sondaggi più o meno taroccati con cui oggi si accompagnano le campagne elettorali. Due i punti che provo a richiamare: 1. Come fonte della politica va riconosciuta la cultura, e con essa il rifiuto del semplicismo e l’attaccamento agli ideali. Questa fonte si alimenta attraverso l’amore per i libri. Più d’uno potrà dire che con i libri non si fa politica, che la politica è una cosa pratica, deve “portare a termine fatti”. Ma questo lo si sapeva fin dall’antichità: eppure si premetteva anche che il buon politico doveva “saper pensare e dire pa-role conseguenti”. Per questo i libri - pensati e scritti da persone che si applicano con competenza in campi diversi - sono importanti: essi ci aiutano ad arrivare ad una consapevolezza che noi singolarmente non a-vremmo mai raggiunto da soli. La politica alta è fatta anche di questa umiltà: chi pensa di avere le idee in-nate e di arrivare da solo a soluzioni onnirisolutive è un cialtrone o un despota. 2. E’ attraverso la ricerca culturale che la mia generazione è stata abituata ad avvicinarsi all’impegno politi-co. Cosi noi in particolare siamo approdati al socialismo. Un socialismo di stampo europeo - di cui si trovano ampie tracce nei libri commentati nel citato Breviario di politica mite, a partire dal saggio di Norberto Bob-bio, Politica e cultura - che ci porta ad aderire a questi impegni programmatici: uguaglianza di opportunità per tutti, diritto al lavoro, valorizzazione della natura e dell'ambiente, servizi pubblici e sociali efficienti, affermazione dei meriti sui privilegi, sostegno ai bisogni degli ultimi, laicità e libertà civili, giustizia giusta. Ed ecco che dalla “grammatica” si può passare alla “pratica”: far rivivere anche in Trentino questo spirito progressista e laico europeo diventa la missione dei Riformisti per l’autonomia, che nella competi-zione provinciale, presentandosi con la Rosa del socialismo e del laburismo europeo, sono tra i pochi ad avere una chiaro aggancio con un grande movimento operante in tutti i Paesi del nostro continente. Ma soprattutto siamo impegnati a rappresentare questa appartenenza in modo innovativo, facendo incontrare - “la tradizione del socialismo europeo ed italiano, con un gruppo di persone giovani che si identifica nel progetto culturale e politico denominato Doe, diritti-opportunità-equità”. Come va ribadito che la nostra lista “prende spunto dall’iniziativa di Mario Raffaelli e dal gruppo Trentino 33 e dai preziosi contenuti programmatici da questo sviluppati”. E’ bello cercare e trovare adesioni più ampie ai valori riformisti europei, anche oltre i confini di partito, nella società civile e nei movimenti di opinione: con queste energie riusciremo meglio a sostenere la comune sfida per un Trentino aperto al futuro. Nicola Zoller, capolista con Alexander Schuster dei RIFORMISTI PER L’AUTONOMIA torna in alto |