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Giustizia giusta, addio
21.7.13

AVANTI DELLA DOMENICA N.28 del 21 luglio 2013
Giustizia giusta, addio
domenica 20 luglio 2013
-di Nicola Zoller

Succede che l’esperto di politica giudiziaria del Corriere della Sera Luigi Ferrarella segnali con un ampio articolo del 9 luglio 2013 che sui diritti Tv per Berlusconi “l’interdizione si allontana” e che il reato sarebbe “prescritto tra due mesi”. Ma aggiunge: “La Cassazione potrebbe dare una fissazione prioritaria al fascicolo per poterlo esaminare prima che si prescriva” e per scongiurare la sospensione estiva imminente “la Cassazione, se ritenesse, dovrebbe affidare il processo alla ‘sezione feriale’ e calendarizzarlo appunto già tra agosto e metà settembre”.
Scritto ed eseguito, con prontezza addirittura anticipatrice. Infatti il giorno dopo, mercoledì 10 luglio leggiamo che “la Cassazione ha fissato al 30 luglio l’udienza sulle condanne a Silvio Berlusconi”. Il nuovo avvocato di Berlusconi Franco Coppi, modera la reazione, ma con aplomb professionale aggiunge: “È singolare che da una parte si chieda e dall’altra si risponda”. Purtroppo non è singolare affatto. Noi negli anni ’90 abbiamo conosciuto perfettamente la geometrica potenza del circo mediatico-giudiziario, quel collegamento pernicioso tra mass media e apparati giudiziari che ha accompagnato la abortita “rivoluzione morale” contro i socialisti e il centro-sinistra pentapartitico e che ha aperto il ventennio peggiore della storia repubblicana sia sul piano della stabilità politica ed economica che dell’etica pubblica. Il circo mediatico-giudiziario è insaziabile e non si ferma; mutatis mutandis, si ripropone stucchevolmente quando c’è bisogno di colpire il “nemico”: ieri Craxi, oggi Berlusconi, domani chissà …
Nel Paese delle “lungaggini” giudiziarie più sfacciate, come racconta il giornalista de l’Espresso Stefano Livadiotti in “Magistrati, l’ultracasta” (Bompiani ed., 2009), “la prescrizione cancella decine di migliaia di reati …”. Ma quando suona il gong c’è come una scossa, il sistema dormiente si mobilita. Ed ecco snodarsi quello che l’editorialista Pierluigi Battista definisce “un trattamento molto particolare nei confronti di un solo cittadino, Silvio Berlusconi”, con l’invocazione finale: “E ora i processi siano celeri per tutti!”.
Sì, campa cavallo … magari. Disgraziatamente qui è difficile sperare in una giustizia giusta. L’uso di “pesi e misure diverse” ha reso ingiuste e sproporzionate le cosiddette operazioni di “mani pulite”; purtroppo allora eravamo in pochi a denunciarlo. Ma da quando tale “uso” colpisce chi ci è estraneo politicamente - siccome non siamo garantisti a giorni alterni a seconda dei casi - alziamo il nostro dissenso. Chi è vessato, anche se peccatore e miserabile, merita la nostra solidarietà.



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