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Per Pergine
23 maggio 2013

Sommario:
1. DOMENICA 26 MAGGIO: PROGRAMMA PER LE ELEZIONI DI PERGINE VALSUGANA. L’IMPEGNO DEL PSI
2. Bolzano: Assemblea provinciale PSI/ Landesversammlung
3. Trentino: appunti per la Carta di intenti del Centrosinistra autonomista


INFO SOCIALISTA 23 maggio 2013 - a cura di n.zoller@trentinoweb.it tel. 3382422592 - Trento/Bolzano: www.socialistitrentini.it / www.socialisti.bz.it Sito nazionale PSI: www.partitosocialista.it Quindicinale - Anno X

1. DOMENICA 26 MAGGIO: PROGRAMMA PER LE ELEZIONI DI PERGINE VALSUGANA. L’IMPEGNO DEL PSI

La conclusione anticipata della consiliatura 2009-2015 a seguito delle dimissioni del Sindaco, ha determinato l’indizione di nuove elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Pergine Valsugana, chiamato ad operare, per il periodo di circa due anni fino alla scadenza naturale del mandato. I mutamenti dello scenario politico, rilevati a livello nazionale e con inevitabili ricadute anche a livello locale, hanno contribuito a ricercare, anche per il Comune di Pergine, nuovi assetti all’interno dei raggruppamenti delle diverse componenti politiche.
E’ questo il caso della coalizione messa in campo tra il Partito Socialista Italiano – Autonomia Lavoro, Unione per il Trentino – Pergine Valsugana, La Stella – Verso una comunità solidale, Partito Autonomista Trentino Tirolese,; la coalizione si propone alla valutazione dell’elettorato condividendo finalità, metodi e valori di fondo per dare vita ad un concreto programma politico-amministrativo. Il programma condiviso dalla coalizione pur riguardando un biennio individua, nella sua proposta, le linee portanti di un progetto e gli obiettivi di fondo aperti ad ampi orizzonti, di lunga durata, tali da caratterizzare il Comune di Pergine nel tempo, facendo leva sui tanti punti di forza ed intervenendo per ridurre le criticità.
In questo mandato è intenzione della coalizione aprire e mantenere il confronto schietto con quanti ritengono di portare al programma il loro contributo di idee e di proposte operative: da parte della popolazione, delle altre forze politiche, del mondo associazionistico, delle diverse categorie, con l’intento di arricchirlo e di renderlo il più possibile aderente alle esigenze della popolazione.
Nello stendere il programma la coalizione ha voluto dare priorità ai problemi maggiormente sentiti e legati al perdurare di una profonda e lunga crisi economica che, seppur in ritardo rispetto ad altre aree del Paese, si è fatta sentire, in maniera cruda, anche in provincia di Trento e pure nel perginese. Una efficace risposta sotto questo profilo richiederà, in primis, l’impegno deciso dell’Amministrazione comunale, ma anche il contributo degli altri enti istituzionali, quali la Comunità e la Provincia, in uno sforzo coordinato e duraturo e, soprattutto, in una visione complessiva delle questioni da affrontare e delle conseguenti priorità da indicare.
Oltre al programma di coalizione , il PSI intende dare immediata soluzione ai seguenti problemi:
1. Parcheggi: riduzione delle zone blu e realizzazione parcheggi per le frazioni.
2. Viabilità: realizzazione della circonvallazione.
3. Cederna: soluzione immediata.
4. S. Cristoforo e Castagnè: riqualificazione del territorio.
5. Villa Rosa: apertura della struttura sanitaria.
6. 118: potenziamento del servizio.
“COSTRUIAMO IL NOSTRO FUTURO", con questo slogan, i socialisti di Pergine si propongono agli elettori e alle elettrici per continuare l’opera positiva nel governo comunale a favore della terza città del Trentino.

La lista del PSI – Autonomia - Lavoro
1 Tasin Claudio avvocato
2 Bari Emanuela studentessa
3 Bernabè Enzo pensionato
4 Ciola Mauro impiegato
5 Ciurletti katia impiegata amministrativa
6 Cruciani Marco ricercatore universitario
7 Fontana Laura barista e volontaria VVFF
8 Fontanari Aldo pensionato
9 Fruet Nicola geometra
10 Lazzeri Francesca impiegata amministrativa
11 Oss Anderlot Moris meccanico
12 Oss Andrea impiegato A22
13 Pallaoro Antonio elettricista
14 Puecher Fabrizio autista
15 Serafini Ivan direttore azienda agricola
16 Sevignani Mariapia commessa
17 Talamini Sharon consulente assicurativo
18 Tomasi Livio operatore sanitario
19 Valcanover Andrea geometra
20 Visentin Gemma studentessa universitaria
21 Zanetti Enrico odontotecnico
22 Zogmeister Sandro operatore sanitario

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2. Bolzano: Assemblea provinciale PSI/ Landesversammlung

Si è svolta a Bolzano il 18 maggio 2013 presso la sede PSI di via Roma a Bolzano l'Assemblea provinciale PSI/ Landesversammlung.
Erano presenti l'on.le Luisa Gnecchi, Carlo Costa vicesegretario del PD, Georg Mayr Capogruppo SVP al Comune di Bolzano, Guido Margheri di S.E.L. e Angelo Gennacaro Segretario UDC, oltre a Lorenzo Sola della CGIL, Tila Mair della Cisl e Toni Serafini della UIL.
Il Segretario PSI Alessandro Bertinazzo prima ha fatto riferimento al bel tempo coinciso con i lavori socialisti, bel tempo ideale anche per le manifestazioni folcloristiche (con chiaro riferimento alla manifestazione di Merano). Poi nella propria relazione introduttiva (allegata) ha invitato i presenti a lavorare insieme per realizzare un programma da presentare agli elettori in occasione delle elezioni provinciali di ottobre, presentando al contempo un primo documento (decalogo allegato) su cui i socialisti hanno dedicato maggiore attenzione. In primo luogo la rivisitazione/aggiornamento dello Statuto di Autonomia (documento allegato) ed in secondo luogo il sistema di gestione in termini di risorse e competenze dei Comuni (con la creazione degli ATO su Turismo, tariffe, IMU, ecc.). Attenzione rivolta anche alle tematiche sociali e inerenti la Sanità. Sul tema infrastrutture e grandi opere è vitale per i socialisti per creare occupazione, interventi di risanamento energetico e ristrutturazione edilizia quali "piccoli" appalti e privilegiare il criterio dell'interesse sovracomunale e funzionale nel finanziamento e relativa costruzione di grandi opere. Il riferimento principale è rivolto alla necessità di realizzare il completamento della variante alla SS. 12 tra Maso della Pieve e Campiglio.
Sono in seguito intervenuti alcuni rappresentanti del PSI che hanno elaborato insieme al Segretario il decalogo, così come tutti gli ospiti presenti che hanno condiviso la proposta socialista di confronto sulla politica provinciale e nazionale e sottolineato la necessità di continuare il dialogo insieme.
E' stato infine presentato il previsto dibattitto sul tema “Autonomia Speciale!Un bene Comune?” del 31.05. 2013 alla presenza del Senatore Francesco Palermo, del politologo Guenther Pallaver e dello stesso Segretario PSI Bertinazzo, moderati dal giornalista Paolo Campostrini.


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3. Trentino: appunti per la Carta di intenti del Centrosinistra autonomista

Quella in atto è una fase difficile e di cambiamenti profondi che sta mettendo fortemente in discussione i paradigmi socio-economici tipici degli ultimi decenni del Novecento e che richiede da parte della politica uno sforzo di coesione e responsabilità.
La crisi economica, ambientale e dei meccanismi tradizionali di partecipazione, la riduzione delle risorse pubbliche e le critiche diffuse al sistema politico obbligano le forze che si vogliono candidare con autorevolezza a governare il Trentino a dotarsi di una comune lettura del lavoro fin qui svolto e a proporre un pensiero dal respiro ampio intorno ad alcuni temi chiave, quali l’Autonomia e le sue riforme, i nuovi modelli di sviluppo e il lavoro, la riforma della politica.
Il Centrosinistra autonomista ha rappresentato un’anomalia nel panorama politico del Nord di Italia, nel quale il modello dominante è stato quello di una destra leghista e populista. Un’anomalia che ha garantito al Trentino riforme, stabilità, attenzione ai diritti e al lavoro, equità e che ha valorizzato le caratteristiche “migliori” della società trentina, quali la solidarietà, la cultura dell’autogoverno, del rapporto virtuoso con il territorio, del limite. È anche per queste ragioni e per continuare a permettere alla voce dei più deboli di pesare adeguatamente nel dibattito pubblico che va rafforzato per il futuro questo modello. Si è promossa un’idea di società aperta, attenta a valorizzare le differenze, a permettere ad ogni individuo di esprimere la propria soggettività. Il Centrosinistra autonomista deve sempre più essere il luogo di incontro di tutte le tradizioni che hanno ispirato le politiche grazie a cui il Trentino è diventato un territorio di grande coesione sociale e sviluppo: dalla cristiano-sociale a quella autonomista, dalla tradizione liberaldemocratica a quella socialista.
1. L’Autonomia.
È fondamentale non “chiudersi in un land” e collocare la nostra Provincia all’interno del contesto alpino ed europeo. Il rischio dei dibattiti come quello in corso in questi anni in Trentino è quello di appiattire il confronto tra localisti e nazionalisti. Invece, l’antica vocazione europeista della nostra Provincia deve essere comunemente considerata un patrimonio fondamentale per il futuro della nostra Autonomia. Rilanciare l’Autonomia della nostra Provincia, come è nell’impegno della coalizione di centrosinistra, agganciandola ad una dimensione più ampia (alpina, nazionale ed europea) è determinante per la sua stessa sopravvivenza. L’Autonomia infatti deve essere a servizio del Paese, e soprattutto delle aree di montagna, fra le più colpite dagli effetti della crisi economica, per le loro peculiarità. Dobbiamo interloquire maggiormente con tutti i territori alpini, innanzitutto rafforzando il quadro regionale e dando un forte impulso alle azioni da sviluppare nell'ambito dell'Euregio o, attraverso una AlpenRegion sovranazionale al centro dell’Europa. I territori di montagna, non omologabili a quelli delle vicine pianure, necessitano di modelli “governance” specifici per favorirne la tenuta economica, sociale, ambientale. È in questo senso che va ulteriormente compresa la riforma istituzionale che ha introdotto le Comunità di valle.

2. I nuovi modelli di sviluppo e il lavoro.
La crisi economica, globale e strutturale, sta inevitabilmente continuando a coinvolgere il mondo del lavoro. Nella nostra Provincia l’impatto sociale è stato ridotto grazie a politiche per le imprese che si basano su proficue e nuove relazioni industriali, tese a garantire occupazione e a valorizzare il capitale umano e a politiche per il lavoro e il welfare con l’introduzione, gli unici in Italia, del reddito di garanzia.
Tutto questo è stato utile, decisivo, ma non è più sufficiente. Il mondo ha vissuto altre crisi. Ne è uscito più forte chi ha saputo delineare una prospettiva di cambiamento volta a valorizzare le opportunità insite in ogni stagione di grandi mutamenti. Oggi, per uscire dalla crisi sociale ed ambientale, peraltro di dimensioni globali si deve ripensare il modello di sviluppo e dei consumi, coniugando progresso e tecnologia e sviluppando una riconversione ecologica dell’economia per ridurre gli impatti dei processi produttivi attuali: un’economia più moderna ed efficace, che grazie all’innovazione ambientale, crea più ricchezza ma consuma meno materia ed energia, produce meno inquinamento e fa nascere nuove imprese e nuova occupazione.
Dobbiamo confermare gli investimenti nei poli scientifico tecnologici con il fine di creare lavoro, favorire la contaminazione tra ricerca, formazione e impresa.
Qualificare le politiche economiche nel segno della selettività e potenziare gli ammortizzatori sociali attraverso l'attuazione della delega dallo Stato alla Provincia sono due obiettivi prioritari per chiunque in Trentino voglia sostenere l'occupazione e qualificare il lavoro.

3.La riforma della politica.
Interpretare, anche nella nostra Provincia, lo spirito dell'art. 49 della nostra Costituzione, che recita “tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”, è fondamentale per costruire un sistema politico veramente democratico e fondato sulla partecipazione responsabile. Occorre costruire un'infrastruttura per il dialogo tra generazioni: un luogo di confronto che potrebbe nascere dalla collaborazione tra le istituzioni, l’Università, le categorie economiche, le parti sociali. Riteniamo infatti un valore il confronto tra competenze, esperienze, formazioni diverse: questo significa saper coniugare, valorizzandole, tradizione e innovazione e intrecciare l'esperienza degli anziani con la volontà di cambiamento dei giovani.(NOTA).

Nota)
Recentemente a proposito della riforma della politica si è anche sottolineata la necessità di ridare dignità e ruolo agli organi collegiali elettivi, a partire dal Consiglio provinciale, spesso soverchiato dal ruolo del Presidente/Governatore. Sul punto potremmo mutuare dal vicino Sudtirolo una opzione di alto spessore politico utilizzata nelle municipalità: qui il Sindaco, come il nostro Presidente della Provincia, è eletto direttamente dal popolo, ma la Giunta comunale viene eletta dal Consiglio comunale: non tanto o non solo per garantire la rappresentanza di tutte le componenti linguistiche (che potrebbe essere garantita anche da una eventuale nomina sindacale, dovendosi questa – come altre nomine - conformare ai principi dello Statuto d’Autonomia), ma per assegnare al Consiglio un ruolo più attivo di indirizzo politico-amministrativo. Dopo la recente modifica legislativa che esclude l’incompatibilità tra Consigliere e Assessore provinciale nominato dal Presidente della Provincia autonoma di Trento (aumentando di fatto l’autorevolezza del Consigliere-Assessore in precedenza escluso a differenza di Presidente e Vice dal voto sulle delibere consiliari), potrebbe essere possibile fare un passo ulteriore per rafforzare il Consiglio provinciale, affidandogli il compito di eleggere gli Assessori, competenza già assegnata in Alto Adige ai Consigli Comunali e al Consiglio Provinciale (quest’ultimo, come noto, elegge anche il Presidente della Giunta).Questo bilanciamento di poteri tra Presidente e Consiglio provinciale potrebbe rivitalizzare il ruolo politico di quest’ultimo. Ma non solo: anche la Giunta provinciale nel suo complesso ne guadagnerebbe: non sarebbe più una compagine di “collaboratori” del Governatore, ma di figure politiche più autentiche.

-appunti a cura di Nicola Zoller (Psi)
proposti alla riunione del centrosinistra autonomista del 16 maggio 2013

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Preghiamo gentilmente i nostri lettori di scrivere una e-mail a n.zoller@trentinoweb.it con il semplice oggetto "CANCELLAMI" se le nostre "info" risultano indesiderate. Grazie per la cortese paziente attenzione.





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