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PENSIERI “LUNGHI” PER i PROGRESSISTI
24.2.13

infoPSI: Pensieri LUNGHI per l’alleanza progressista

Trento/Bolzano, 24febbraio 2013
Sommario:
1. APPELLO AL VOTO
2. PENSIERI “LUNGHI” PER L’ALLEANZA PROGRESSISTA


INFO SOCIALISTA febbraio 2013 - a cura di n.zoller@trentinoweb.it tel. 3382422592 - Trento/Bolzano: www.socialistitrentini.it / www.socialisti.bz.it Sito nazionale PSI: www.partitosocialista.it Quindicinale - Anno X

1. APPELLO AL VOTO
-di Alessandro Pietracci, giornale l’ADIGE del 22 febbraio 2013, p. 23

Oggi come ieri, oggi più di ieri, il nostro sviluppo e la nostra stessa identità dipendono dal successo di ogni territorio e non dall’illusorio miraggio delle piccole patrie regionali. L’Italia è davvero il nostro bene comune. Irrinunciabile. Da mettere come fondamento e come presupposto per un’azione politica coerente ed efficace. Guardare all’Italia nel suo insieme cogliendo il profondo malessere di alcune zone, dovuto a decenni di arretratezza, oppure la grave sfiducia che imperversa nelle aree più ricche e produttive del paese. Occorre avere la lungimiranza di capire che nessun italiano si salva da solo, nessun territorio, dal Trentino alla Sicilia, può pensarsi egoisticamente isolato nella difesa di presunti privilegi. Se c’incamminassimo lungo una via disgregatrice non ci sarebbe più alcuna speranza per l’Italia. No dunque alle ipotesi leghiste di macro-regioni nordiste impraticabili e fuori dal contesto odierno. Sì a un federalismo inclusivo, tutto diverso da quello sbandierato dalla destra, che in questo ambito ha completamente fallito.
L’emergenza economica e occupazionale si affronta soltanto con una precisa proposta politica. Abbiamo infatti visto che il governo tecnico non basta perché è necessario possedere un’idea generale del paese che i tecnici non hanno. Nel contesto odierno soltanto la coalizione guidata da Bersani garantisce una piattaforma capace di vedere in faccia i problemi e di individuare una strada per risolverli. Primato del lavoro, sostegno ai salari, rigore nella spesa pubblica, vera lotta all’evasione fiscale, incentivi alle imprese innovative, liberazione delle forze produttive dalle catene della burocrazia e dei monopoli, presenza dignitosa e propositiva nei consessi internazionali in cui sempre di più si indirizza l’economia mondiale: questi sono soltanto alcuni titoli del programma del centro-sinistra. No dunque alle promesse miracolose che ci portano alla bancarotta, sì a provvedimenti continuativi, semplici e incisivi che diano effettive speranze di rinnovamento.
Recuperare un diffuso senso civico, come unica possibilità di riscatto. Come base su cui poggiarsi per evitare il declino. Come nucleo per un’alleanza di governo più larga, se ciò fosse necessario dopo il voto. L’unica credibile e possibile proposta di governo dell’Italia viene dal centro-sinistra che presenta garanzie di buona amministrazione, dagli enti locali ai governi nazionali. La storia degli ultimi anni ci parla di disastrosi anni in mano a Berlusconi quando tutti gli indicatori economici, sociali, culturali del paese sono andati in rosso: arrivava poi il centro-sinistra a raddrizzare la situazione senza però dare quella necessaria sterzata. Oggi ci ritroviamo con vent’anni, di cosiddetta seconda repubblica, tutti buttati al vento.
Il compito è ora rimuovere le macerie. Tuttavia il rischio di un Parlamento ingovernabile è altissimo. Per ridurre la frammentazione e contribuire al voto responsabile il PSI ha scelto l'accordo con il PD, nelle cui liste candidano esponenti socialisti.
Invitiamo dunque a votare il simbolo PD alla Camera dei deputati e i candidati del Centrosinistra al Senato: un voto responsabile, un voto ragionato per la coalizione che ha la maggiore e concreta possibilità di dare all' Italia un esecutivo stabile. E soprattutto un voto contro il ritorno al governo di questa destra populista e pasticciona, incapace di affrontare i gravissimi problemi del nostro Paese.

2. L’ACCORDO FRA PD E PSI E LA SOCIALDEMOCRAZIA
-di Nicola Zoller – giornale TRENTINO del 23 febbraio 2013, p.46

PENSIERI “LUNGHI” PER L’ALLEANZA PROGRESSISTA
Diversamente dai consueti proclami elettorali, abbiamo pensato di provare a presentare pensieri un po’ più “lunghi” e riflessivi. Col titolo di “Maestri irregolari” ho raccolto undici recensioni a libri di storia e attualità politica pubblicate tra il 2009 e il gennaio 2013 su Mondoperaio, la rivista socialista fondata da Nenni. E’ anche attraverso di esse che si vuole dichiarare in maniera più convinta l’adesione al progetto di un centrosinistra che possa riscattare le sorti del nostro Paese: un progetto che mi vede “testimone” in Trentino-Alto Adige dell’accordo nazionale di collaborazione fra Pd e Psi come candidato alla Camera, con schietta determinazione ideale senza intenti personalistici. In sintesi, il “sugo” del nostro discorso – tratto dalle letture su cui rifletto – richiama i compiti e il destino della sinistra riformista di fronte al futuro instabile: “favorire il ragionamento sulla propaganda, la libertà sull’autorità, l’autonomia sul dominio, l’uguaglianza sulla disuguaglianza, la dignità dell’uomo sulla sbrigativa logica capitalistica”.
Abbiamo presentato questo discorso a Trento il 20 febbraio nella sala Rosa della Regione con i giornalisti Mauro Lando e Franco de Battaglia. Più d’uno potrà dire che con i libri non si fa politica, che la politica è una cosa pratica, deve “portare a termine fatti”. Ma questo lo si sapeva fin dall’antichità: eppure si premetteva anche che il buon politico doveva “saper pensare e dire parole” conseguenti. Per questo i libri - pensati e scritti da persone che si applicano con competenza in campi diversi - sono importanti: essi ci aiutano ad arrivare ad una consapevolezza che noi singolarmente non avremmo mai raggiunto da soli. E riferendoci a grandi pensatori, potremmo anche usare la famosa immagine di noi come gnomi che cerchiamo di arrampicarci sulle spalle di giganti. Anche per questa nostra mediocrità, sappiamo che i libri non costituiscono la nostra saggezza: questa forse potrà iniziare dove finisce quella degli Autori.
Quindi i pensieri vanno calati nel nostro presente, interpretati duttilmente come guida morale e pratica. Ne cito uno che più volte ho proposto nelle conversazioni di queste settimane. E’ un pensiero senza tempo del poeta latino Orazio: “La Grecia conquistata dai Romani, conquistò a sua volta il vincitore” portando nel suo seno lo spirito di una cultura impareggiabile. Questo motto dà lo sprone a tutte le minoranze attive per avere un compito, una prospettiva. Se è lecito far riferimento anche alla nostra situazione di socialisti italiani e trentini, ecco che possiamo ricavare un’idea su quello che dobbiamo fare, dopo un ventennio di emarginazione: portare sempre più nel centrosinistra lo spirito social/laburista europeo. Superando sia sdegnosi distacchi, sia avvilenti sottomissioni, possiamo scegliere una strada più fattiva che non ci defraudi delle nostre possibilità migliori, che ritroviamo tutte nella nostra carta d’identità di aderenti al Psi e al Partito del socialismo europeo, in cui si leggono i nostri impegni: uguaglianza di opportunità per tutti, diritto al lavoro, servizi pubblici e sociali efficienti, affermazione dei meriti sui privilegi, sostegno ai bisogni degli ultimi, Stato laico.
L’accordo fra Pd e Psi va in questa direzione. La nostra strada è indicata in uno dei libri citati in “Maestri irregolari”: puntare su un grande partito socialdemocratico, fare dell’Italia un paese normale che si confronta fra una destra e una sinistra di stampo europeo. E soprattutto un paese normale in cui si sappia praticare la politica come servizio, da svolgere con tutto l’onore e la sobrietà di cui c’è tanto bisogno dopo un ventennio di falsi pronunciamenti e mendaci moralismi che anziché migliorare la salute della Repubblica rispetto al passato, l’hanno decisamente peggiorata dando grande spazio all’antipolitica e al risentimento dei cittadini.

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Preghiamo gentilmente i nostri lettori di scrivere una e-mail a n.zoller@trentinoweb.it con il semplice oggetto "CANCELLAMI" se le nostre "info" risultano indesiderate. Grazie per la cortese paziente attenzione.




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