|
Trento, 4 ottobre 2009 "Sono 4 le distinte ragioni che giustificano - al fine di un ideale benessere dell'umanità - la libertà di opinione e la libertà di espressione. In primo luogo, un'espressione NEGATA potrebbe essere vera. Poi, anche se fosse errata potrebbe contenere una parte di verità, che emergerebbe solamente dal confronto fra le opinioni. Terzo, anche se l'opinione prevalentemente accettata e divulgata costituisse l'intera verità, se non si permette che venga vigorosamente contestata sarà accettata come pregiudizio e con scarsa comprensione. Infine, se diverrà dogma sarà accettata come pregiudizio e scarsa comprensione". -sintesi tratta da JOHN STUART MILL, "SAGGIO SULLA LIBERTA'" Comunicato - PER L'INFORMAZIONE LIBERA E DEMOCRATICA Occorre che il nostro intero sistema dell'informazione esca da una condizione di grave inadeguatezza. A mettere in pericolo la democrazia non è solo il comportamento di Berlusconi ma anche della Rai e di gran parte dell’editoria, a cominciare dai gruppi che controllano quasi tutta la stampa periodica e quotidiana, che continuano a ignorare la voce di quattro milioni di italiani, quanti sono quelli che alle ultime elezioni hanno votato per i partiti che non hanno superato la soglia di sbarramento alle Camere. La democrazia non si esaurisce nelle rappresentanze parlamentari e se Berlusconi agisce come un autocrate, la Rai e molti altri editori si comportano allo stesso modo esercitando una censura inaccettabile. In questo paese la libertà e la completezza dell'informazione sono costantemente messe in pericolo se non eluse certo da chi ha monopolizzato con una inaudita concentrazione di proprietà il sistema televisivo, ma anche da quanti impediscono e negano il libero ed equo accesso ai mezzi di informazione pubblici e privati, siano tv o giornali, che, al contrario, dovrebbero essere i presìdi dell'informazione democratica. Auspichiamo che, a partire dalla manifestazione del 3 ottobre a Roma venga posto anche il tema dell'accesso ai mezzi di informazione per tutti, così come previsto dell'art.21 della Costituzione. Negare o comprimere gravemente la possibilità di esprimersi ai rappresentanti di 4 milioni di italiani è anche questo un attentato alla Costituzione repubblicana. Nicola Zoller - segretario regionale dl Partito Socialista www.socialistitrentini.it - tel. 338 2422592 torna in alto |