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SPERANZE
10.04.2009

INFO SOCIALISTA 10 aprile 2009
a cura di n.zoller@trentinoweb.it Tel. 338-2422592

Trento/Bolzano: www.socialistitrentini.it / www.socialisti.bz.it
Quindicinale - Anno VI
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o Un libro, per cominciare: «Speranze» di Paolo Rossi
o Nencini: L'Abruzzo e l'informazione sotto le macerie
APERTO C/C BANCARIO A FAVORE DELLA RICOSTRUZIONE DELLA CASA DELLO STUDENTE DELL'AQUILA
o Sinistra e Liberta' stimata al 5,2%


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Un libro, per cominciare ("Tutte le cose del mondo conducono a una citazione o a un libro" Jorge L. Borges)

o Autore: Paolo Rossi
o Titolo: «Speranze»
o Il Mulino, p. 148, Bologna, 2009


Indice
I. Senza speranze
II. Smisurate speranze
III. ragionevoli speranze

Come i nostri vicini e lontani antenati, come sempre è avvenuto da quando abbiamo
imparato ad accendere un fuoco, continuiamo ad oscillare, in una situazione di
incertezza, tra la speranza e la disperazione.

Da tempo certa filosofia che va per la maggiore non perde occasione per sdottoreggiare sulla storia universale, sul destino della civiltà, dissertando su come e quando sono cominciati i nostri guai e su dove inevitabilmente andremo a finire. Paolo Rossi, da quando ha cominciato a scrivere, ha polemizzato con questo tipo di posizioni. Lo fa anche in questo nuovo libro. Scritto in uno stile chiaro e asciutto, non è rivolto ai filosofi, ma a tutti coloro che non si accontentano di vivere e vogliono anche pensare. Vi si parla dell'assenza di speranze e delle previsioni catastrofiche fallite, ma anche delle "smisurate speranze", dei paradisi immaginari e del mito dell'uomo nuovo. Infine si riprende un'idea che fu già espressa nell'anno 1620: possiamo "elencare alcune ragioni che possono preservarci dalla disperazione"?

Paolo Rossi è Accademico Linceo e Professore emerito nell'Università di Firenze.
Ha pubblicato numerosi libri, tradotti in molte lingue, sulla filosofia tra
Rinascimento ed Illuminismo e sulla rivoluzione scientifica. Ricordiamo tra l'altro:
"I filosofi e le macchine" (Feltrinelli), "La nascita della scienza
moderna" (Laterza). Editi o riediti con il Mulino: "Clavis
universalis" (1983), "Paragone degli ingegni moderni e postmoderni"
(1988), "Il passato, la memoria, l'oblio" (1991, premio Viareggio 1992),
"Un altro presente" (1999), "Francesco Bacone" (2004).



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Nencini: L'Abruzzo non è San Remo (ovvero:l'informazione sotto le macerie)
APERTO C/C BANCARIO A FAVORE DELLA RICOSTRUZIONE DELLA CASA DELLO STUDENTE DELL'AQUILA

Come aveva annunciato Riccardo Nencini, Sinistra e Libertà ha aperto un Conto corrente bancario dedicato alla sottoscrizione in favore delle popolazioni dell'Abruzzo: Sinistra e Libertà Solidarietà Abruzzo IT 82 B 0832703221 000000003346 da utilizzare per versamenti attraverso bonifici. I soldi raccolti contribuiranno alla ricostruzione della Casa dello studente.
Riccardo Nencini è intervenuto oggi su Facebook con una nota che riportiamo integralmente:
"Fa bene la comunità di Facebook ad indignarsi per gli annunci trionfali del Tg1 relativi ai picchi di ascolto e di share durante dirette dai luoghi terremotati. L’Abruzzo non è Sanremo, non è la nazionale di calcio. Gianni Riotta, giornalista serio e di alto profilo culturale, ha lasciato un giornale più simile a Studio Aperto e ai reality che non a quel giornalismo anglosassone di cui si è sempre dichiarato discepolo. Stessa cosa ha fatto Mediaset, parlando addirittura di – copio e incollo da Tgcom - “giornata boom” per le news del biscione. Ciò detto, tragedie come quella abruzzese ci stimolano una riflessione generale sulla qualità dell’informazione di casa nostra. Una riflessione amara che, purtroppo, non esclude nessuno, servizio pubblico e tv private. Diciamo pure che quando accade un evento di simile drammaticità, questo paese dà il meglio di sé e anche la politica riesce per qualche ora a rinunciare alle polemiche. L’informazione, quella televisiva in particolare, dà invece il peggio. Notiamo diversi aspetti: la spettacolarizzazione del dolore, il dramma umano (e dunque privato) che diviene reality show ed entra all’ora di cena nelle case di tutti gli italiani più fortunati dei concittadini abruzzesi; ma anche una distorsione informativa che tende, a seconda di chi la fa, a magnificare l’efficienza del governante di turno. Berlusconi fa bene a visitare le popolazioni colpite, lo Stato ha il dovere di essere vicino a chi è precipitato nel dramma e ha perso tutto: ha il dovere soprattutto di garantire una pronta ricostruzione. Non vorremmo però che alcune tv ed alcuni giornalisti fossero indotti nella tentazione – nel migliore dei casi per troppo zelo, nel peggiore per precise ‘logiche aziendali’ – di trasformare la terra d’Abruzzo nel set di un formidabile spot elettorale."

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Sinistra e Libertà stimata al 5,2%
EUROPEE. PRESENTATA UNA PREVISIONE DELLO STUDIO ANGLO-IRLANDESE BURSON-MARTSELLER

Un nuovo Parlamento europeo grossomodo non molto dissimile da quello attuale, per quanto riguarda la composizione e il peso delle forze politiche, ma con alcune importanti novità e un leggero spostamento dell’equilibrio complessivo verso il centro sinistra, nonostante la sostanziale tenuta del Ppe come primo gruppo dell’Assemblea. Questo il quadro che uscirà dalle elezioni europee di giugno, secondo le previsioni del modello 'Predict09.EU", alla base di un rapporto presentato oggi a Bruxelles dalla società di consulenza e pubbliche relazioni Burson-Marsteller. Il modello è stato sviluppato dai professori Simon Hix, della London School of Economics, e Michael Marsh, del Trinity College di Dublino, e commissionato da Burson-Marsteller, è stato presentato oggi a Bruxelles.
Secondo le previsioni, il Ppe resterà il primo gruppo politico di Strasburgo, con 249 seggi e il 33%, ma subendo una riduzione del proprio peso politico rispetto ad oggi (37%, 288 seggi) anche al netto della riduzione complessiva degli eurodeputati prevista dal Trattato Ue (passeranno dagli attuali 785 a 736). Dietro, il Pse, con 209 seggi (oggi ne ha 217), che rappresenterebbero il 29% dell’Aula, con un aumento di due punti rispetto al 27% attuale. I liberaldemocratici, terzo gruppo dell’Assemblea, avrebbero 87 seggi (poco meno del 12%, oggi sono poco sotto il 13%, con 100 eurodeputati).
Secondo il rapporto, mentre nell’attuale Assemblea le forze combinate del centro destra sono numericamente maggioritarie (40%) rispetto a quelle del centro sinistra (38%), dopo le elezioni vi sarà un sostanziale equilibrio (41% per entrambi i fronti). Politicamente, questo dato non dovrebbe modificare la maggioranza a geometria variabile (secondo i temi in discussione) che esiste tradizionalmente nell’Europarlamento, e che vede nei liberaldemocratici l’ago della bilancia. Un ago che pende decisamente verso il centro sinistra (compresi i Verdi e spezzoni dello stesso Ppe) sulle questioni ambientali, i diritti civili e le questioni di giustizia e affari interni (come l’immigrazione), e verso il centro destra quando sono in ballo le scelte economico-sociali, come per liberalizzazioni e privatizzazioni.
Sulla situazione italiana gli autori dello studio lamentano la "notoria difficoltà di fare previsioni a causa dei cambiamenti di partito e di schieramenti nelle elezioni". Questa, ricordano, "sarà la prima battaglia elettorale fra i due nuovi grandi partiti", il Pdl e il Pd. "Noi - ha detto il professor Hix - prevediamo che il partito di Berlusconi avrà un risultato leggermente peggiore di quanto i sondaggi prevedono attualmente, ma perderà un solo seggio rispetto a cinque anni fa. D’altra parte, ci aspettiamo che il Pd abbia risultati leggermente peggiori che nel 2004".
Le previsioni assegnano al Pdl il 32,5% e 25 seggi, all’Udc il 5,3% e quattro seggi, al Pd il 29,8% con 17 eurodeputati nel gruppo Pse e sei nel gruppo liberale, e all’Idv il 6,6% con cinque seggi. E’ prevista anche un’affermazione di Sinistra e Libertà con il 5,2% (quindi al di là del fatidico 4% di sbarramento) e con quattro eurodeputati.
Pia Locatelli, presidente dell’Internazionale socialista donne ha commentato positivamente il sondaggio condotto per conto della Burson-Marsteller e le dichiarazioni di Rasmussen.“Il sondaggio sulle elezioni europee è un buon viatico per la lista di Sinistra e Liberta’ che ha sicuramente un largo bacino di voti in cui raccogliere consensi a fronte anche delle ambiguita’ del partito democratico”.
“Con una campagna elettorale che ancora deve cominciare – continua la Locatelli - contiamo di fare meglio del 5,2% che ci assegna il sondaggio. Condividiamo pure le speranze del presidente del Pse, Poul Nyrup Rasmussen, che tutto il Pd aderisca al gruppo socialista, ma questo non basta. Fare si’ che il Pse abbia il gruppo parlamentare piu’ forte a Strasburgo – conclude l’europarlamentare socialista - e’ un obiettivo nostro e di Rasmussen ma, purtroppo, non di tutto il Pd”.

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