|
INFO SOCIALISTA 28 luglio 2008 a cura di n.zoller@trentinoweb.it - per il coordinamento del PARTITO SOCIALISTA in Trentino-Alto Adige collegato all'azione nazionale dei socialisti e del centro sinistra - tel. 338-2422592 - fax 0461-944880 Trento/Bolzano: www.socialistitrentini.it www.partitosocialistatrentino.it - www.socialisti.bz.it Quindicinale - Anno 5° o UN LIBRO, per cominciare: "La rivoluzione solare" di Travis Bradford o NENCINI LANCIA LA CAMPAGNA SOCIALISTA D'AUTUNNO o FORUM DEGLI ATTIVISTI DEL PSE A VIENNA 4-6 LUGLIO 2008 o E FINALMENTE ARRIVO' LA SECONDA REPUBBLICA @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ UN LIBRO, per cominciare ("Tutte le cose del mondo conducono a una citazione o a un libro" Jorge L. Borges) o Autore: Travis Bradford o Titolo: La rivoluzione solare o Francesco Brioschi Editore, 303 pagine, 24,00 euro Ormai tutti hanno capito che è urgente liberare le nostre economie dalla schiavitù degli idrocarburi. Si parla molto di nucleare, ma si sottovalutano, per non dire si ignorano, le potenzialità dell'energia solare. Può essere utile leggere il saggio del fondatore del Prometheus institute for sustainable development, che promuove lo sviluppo e la diffusione di tecnologie sostenibili. Secondo Bradford, la rivoluzione solare (in particolare quella basata sulla tecnica fotovoltaica) è inevitabile, perché è la soluzione che conviene di più ai consumatori, sia singoli cittadini sia aziende. @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Nencini lancia la campagna d'autunno ?Il nostro obiettivo è creare una barca che tenga il mare: un progetto di ampio respiro che parta da oggi e che guardi ai prossimi anni, teso a creare una forza politica che superi l'attuale sbarramento elettorale". È quanto ha affermato il Segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini, durante la relazione di apertura del Consiglio Nazionale che si è tenuto a Roma il 25 luglio 2008. ?Per fare questo - ha aggiunto Nencini - dobbiamo tenere una linea politica ?mediana? nell'opposizione al Governo: separando la sinistra riformista dall'Italia dei Valori, aprendo un confronto con l?Udc e mantenendo un rapporto di dialogo con il Partito Democratico?. Nencini ha affrontato il tema della riorganizzazione interna del Partito: ?Dobbiamo necessariamente completarla entro il mese di settembre: oggi eleggeremo la Direzione Nazionale, che a sua volta sceglierà una Segreteria che sarà impegnata anche durante il mese di agosto. Infine daremo vita ad un bureau aperto al contributo di quei compagni che hanno fatto la storia del nostro Partito e che hanno ancora voglia di lavorare?. Sulle iniziative che intraprenderà il Ps nei prossimi mesi, Nencini lancia una 'Campagna d'Autunno', che partirà con le ?Tre giornate riformiste?, che ?avranno luogo in Puglia dal 19 al 21 settembre: tre giorni di lavoro, al quale inviteremo i leader delle altre forze politiche, i sindacati, i giornalisti e nei quali discuteremo dell?attuale fase politica e del nostro progetto socialista?. ?Oltre a questa iniziativa ? ha aggiunto il segretario ? dal prossimo autunno ci concentreremo su quattro temi principali. L?economia, con la presentazione di una proposta di legge che riguardi un nuovo statuto del lavoro legato al precariato; le riforme istituzionali, un tema che affronteremo anche nella manifestazione di domenica, perché crediamo che la riforma della legge elettorale sia solamente la fase finale di una revisione complessiva della cornice istituzionale". "Su questo tema - nota Nencini - serve una costituente che veda protagoniste anche le forze extra parlamentari, capace di esprimere proposte condivise per una riforma complessiva delle istituzioni. Le altre due priorità saranno la giustizia, con un convegno che organizzeremo in autunno insieme all?Udc ed il tema delle libertà individuali e dei diritti civili, che noi socialisti, da laici e non da laicisti, abbiamo nel nostro dna?. ?Il nostro ? ha concluso Nencini ? deve essere un partito aperto, attento all?evoluzione politica delle altre forze, capace di confrontarsi con singoli e pezzi di società organizzata che ci guarderanno con una attenzione particolare. Chiuderci in noi stessi sarebbe un errore?. @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ FORUM DEGLI ATTIVISTI DEL PSE A VIENNA 4-6 LUGLIO 2008 Come attivista e sostenitore convinto della necessità di un progetto politico socialdemocratico di respiro europeo ho avuto la possibilità di partecipare a Vienna al primo ?Forum degli attivisti del PSE?. L?incontro è stato organizzato dal PSÖ austriaco, dal Renner Institut e dalla Fondazione per gli studi progressisti europei (FESP) per discutere i risultati dell?iniziativa chiamata ?Yourspace? (http://manifesto2009.pes.org/en): un innovativo esempio di democrazia diretta applicato alla rete che ha permesso a migliaia di attivisti membri dei vari partiti socialdemocratici europei di esprimere la loro opinione in merito ai temi che caratterizzeranno la prossima campagna elettorale del PSE in vista delle Elezioni europee previste per il prossimo anno. Si è parlato quindi di gestione dei flussi migratori, cambiamento climatico, strategie per la riduzione dei prezzi del cibo e dell?energia, politiche per l?occupazione e il lavoro, iniziative per la riduzione delle disuguaglianze. La prima novità presentata a Vienna viene quindi proprio dal fatto che il PSE è intenzionato ad arrivare all?appuntamento per il rinnovo del Parlamento europeo con un programma comune a tutti i partiti membri del PSE. Si definirà quindi per la prima volta una campagna elettorale transnazionale nella convinzione che le problematiche sollevate dalla globalizzazione non siano più governabili con successo dalle singole politiche nazionali. Questioni complesse come quella relativa alla gestione dei flussi migratori possono infatti trovare una soluzione reale solamente a livello europeo. Il presidente del PSE , il danese Poil Nyrup Rasmussen, già nella conferenza introduttiva ha chiarito le differenze esistenti tra conservatori e socialisti nel modo di rapportarsi alle istituzioni europee. I partiti conservatori, anche quelli più europeisti, si esprimono per il mantenimento dello status quo e per un mercato europeo interno basato sulla logica del ?laissez faire? liberista. Per contro il polo progressista sostiene l?esigenza di creare una nuova ?Europa sociale?. Nella nuova ?Europa sociale? il valore della solidarietà sarà riaffermato con forza così come quello della tutela delle minoranze. Per quanto riguarda il mondo del lavoro si combatterà contro ogni tipo di discriminazione occupazionale. Si cercherà quindi attraverso l?istituzione di opportuni ammortizzatori sociali di creare un mercato del lavoro nel quale il rischio di disoccupazione sparisca o sia ridotto al minimo consentendo il liberarsi di risorse umane necessarie allo sviluppo economico europeo secondo al logica vincente della ?flex security?. Rasmussen si è detto sicuro che l?insuccesso dei progressisti europei, relegati in molti Stati membri all?opposizione, sia solo temporaneo e dovuto ad un aumento generale del voto di protesta che ha favorito principalmente partiti populisti e conservatori. I socialisti in buona sostanza non sono stati in grado di trasmettere nel modo migliore il loro messaggio politico così che le categorie più svantaggiate hanno finito per dare consenso a partiti che non rappresentano affatto i loro interessi. Proprio per contrastare efficacemente la retorica populista, che in Europa presenta tratti comuni in tutti i Paesi - dall?utilizzo politico delle paure della gente alle argomentazioni xenofobe- gran parte del Forum è stato dedicato alle strategie per condurre una campagna elettorale socialdemocratica vincente. In molti dopo l?ultima debacle elettorale ci siamo chiesti come mai al PS siano andati così pochi consensi nonostante un programma elettorale ambizioso ed innovativo. Non si può infatti addossare tutta la colpa dell?insuccesso alle nefaste strategie elettorali di Veltroni. Gli esperti dell?Univesità californiana di Berkeley, discepoli del famoso linguista e sociologo G. Lakoff, ora impegnati nella gestione della campagna elettorale di Barack Obama, nella loro analisi lapidaria sentenziano che gli elettori non votano in base ad un programma politico ma seguendo valori etici più profondi anche in contrasto con i loro presunti interessi di ?classe?. L?elettorato insomma, al contrario di quanto si possa pensare, si orienta politicamente per la difesa di determinati principi nei quali si riconosce. Per questo le parole usate dai politici non sono mai ?neutre? e possono benissimo ?attivare? o ?riattivare? se necessario le convinzioni dei cosiddetti ?delusi della politica?. Se ad esempio vogliamo convincere il maggior numero di persone possibile della necessità di mettere in campo atteggiamenti responsabili per contrastare il cosiddetto ?global warming? non possiamo utilizzare termini quali ?riscaldamento globale?: l?essere umano infatti associa inconsciamente sensazioni positive al termine ?riscaldamento?. Sarebbe quindi più opportuno in questo caso parlare di ?Soffocamento globale?. Inutile sottolineare come questi insegnamenti possano rivelarsi utili anche per favorire la riaffermazione elettorale del Partito socialista che, nel passato, impegnandosi in alleanze politiche di necessità non ha dato ai possibili elettori un insieme di valori forti nei quali riconoscersi continuando così a perdere terreno nelle varie competizioni elettorali. Quando la sinistra , ed in particolare quella riformista socialista e socialdemocratica emula atteggiamenti ?di destra? si allontana dai valori profondi del proprio elettorato e perde consensi. Dal Forum degli attivisti del PSE di Vienna si esprime comunque anche la necessità in futuro di aprire la politica alla partecipazione on line sperimentando forme di campagna elettorale che prevedono l?uso dei più importanti canali di networking esistenti (Facebook, YouTube, Myspace). Ogni giorno infatti milioni di persone navigano e si informano in rete: il messaggio politico dei socialisti dovrà quindi trovare le forme giuste per catturare l?attenzione e la sensibilità di questi possibili elettori. Quello di Vienna non sarà l?ultimo appuntamento previsto in vista delle elezioni europee del 2009. Nel dicembre prossimo si terrà infatti a Madrid un nuovo vertice del PSE al quale saranno invitati nuovamente alla partecipazione gli attivisti membri dei vari partiti socialisti europei. Il presidente del PSE Rasmussen si è posto l?obbiettivo per quella data del raddoppio delle iscrizioni agli attivisti. Va detto infatti che ogni iscritto ad un partito europeo facente parte del PSE (in Italia PS e ex DS in attesa di collocazione) può diventare attivista senza particolari procedure semplicemente registrandosi al seguente sito: http://manifesto2009.pes.org/en. Dall?esperienza di Vienna appare comunque ancora una volta chiaro come il socialismo non sia affatto quell?ideale ottocentesco superato del quale parlano a volte i vertici del Partito democratico nostrano ma piuttosto un movimento dai valori attuali che molto ancora ha da dire nella difesa dei principi di libertà, uguaglianza e fraternità per il progresso dell?umanità. Matteo Salvetti @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Dibattito E FINALMENTE ARRIVO' LA SECONDA REPUBBLICA Scritto da Alberto Benzoni Il peccato originale esiste eccome. Almeno in politica. E chi scrive, nella sua veste di cittadino italiano, ne può rendere diretta testimonianza. Così ci affanniamo da tempo sul bipolarismo e poi sul bipartitismo. Insieme, stelle polari del nostro cammino e mete da raggiungere. Ma anche che, una volta raggiunte, ci appaiono insufficienti, inadeguate, imperfette. E?la sorte dell?umanità che ha lasciato l?Eden; e, nel nostro caso, senza l?intervento del Signore, ma per sua espressa volontà. E il nostro Eden è stata la Prima Repubblica. Perché l?avevamo, insieme, il bipolarismo ed il bipartitismo: anche se, nella nostra cecità (gli abitanti dell?Eden sono sempre un po?stupidi) non ce n?eravamo accorti. Due grandi partiti che rappresentavano, almeno sino alla vigilia della catastrofe, dal 60% al 70% dell?elettorato; e, intorno a loro, un articolato sistema di alleanze. Si aggiunga che quel sistema, a differenza dell?attuale, era, insieme, inclusivo (assicurando, via via, la presenza in Parlamento di sempre nuove ?sensibilità?) e ?misurato? nei reciproci rapporti (si era distanti sulle scelte di campo ma si collaborava, eccome, sulle cose). Certo, il sistema dimostrava i suoi anni... PER CONTINUARE VAI SUL SITO www.mondoperaio.com - giugno 2008 @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ torna in alto |