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il PD e i Socialisti
10 maggio 2008

INFO SOCIALISTA 10 maggio 2008
a cura di n.zoller@trentinoweb.it
- per la Costituente del PARTITO SOCIALISTA in Trentino-Alto Adige
collegata all'azione nazionale dei socialisti e del centro sinistra -
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www.partitosocialistatrentino.it - www.socialisti.bz.it
Quindicinale - Anno 5°

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o UN LIBRO, per cominciare: "Invertire la rotta" (sulle privatizzazioni)di U. Mattei, E. Reviglio, S. Rodotà
o Angius: La sinistra italiana parte integrante del partito del socialismo europeo
o Socialisti, il gran rifiuto di Veltroni - dal giornale l'Adige - Intervento sull'invito al PD di aprire ai Socialisti

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UN LIBRO, per cominciare ("Tutte le cose del mondo conducono a una citazione o a un libro" Jorge L. Borges)

o Autori: U. Mattei, E. Reviglio, S. Rodotà
o Titolo: "Invertire la rotta"
o Ed. Il Mulino, 386 pagine, 20,00 euro

La stagione delle privatizzazioni o liberalizzazioni del patrimonio pubblico non ha dato i risultati immaginati sulla carta. Per prima la sinistra, con un atteggiamento troppo entusiasta verso la cosiddetta "terza via", ha lasciato risorse immense nelle mani della "finanza creativa", mentre il mercato, in tutta Europa, troppo spesso prende il posto di figure di controllo che dovrebbero essere pubbliche. Una serie di saggi, con una grande quantità di dati, spiega perché sia fondamentale riaprire un dibattito su questi argomenti, da un punto di vista sia giuridico sia economico, e invertire la rotta rispetto a un sistema che finirà per impoverire tutti, o quasi.

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La sinistra italiana parte integrante del partito del socialismo europeo
Angius: occorre un partito nuovo, socialista, democratico ed europeo

"E' del tutto inadeguato, almeno finora, il dibattito in tutte le forze di sinistra, dopo il catastrofico risultato delle e lezioni politiche - lo dichiara l'esponente socialista Gavino Angius, in vista del congresso convocato per il 20-21-22 giugno - Esso è animato da una esclusiva tendenza a ricercare, ognuna in se stessa, le difficili risposte alle drammatiche domande poste da quel voto. Siamo quindi di fronte al rischio serio che la sinistra italiana, in ognuna delle sue componenti, smarrisca il senso della sua funzione storica, del suo radicamento, della sua rappresentanza, sino alla sua scomparsa.

La sinistra italiana non ha alcun futuro se essa non si connota come forza di governo, del tutto nuova, e si caratterizza come parte integrante del partito del socialismo europeo, ma aperto ad altre culture liberaldemocratiche e ambientaliste.

Lo si voglia o no - continua Angius - il pensiero e la cultura politica socialista rappresentano la frontiera più avanzata dell'innovazione sociale, economica, civile delle moderne democrazie e costituiscono il patrimonio più ricco ed originale cui attingere per far avanzare giustizia, progresso e libertà. Se il Partito Socialista, ridiscutendo se stesso, non sarà capace di gettare le basi per costruire una forza politica di sinistra, riformista, europea, socialista, liberaldemocratica, ambientalista,organizzata e radicata nella società italiana, avrà decretato la fine della sua funzione.

In questo senso l'appuntamento congressuale del PS costituisce l'inizio di una fase nuova, finalizzata a gettare le basi ideali, culturali, politiche, ideali e progettuali di un lungo lavoro finalizzato a dare alla democrazia italiana una nuova forza politica, socialista e riformatrice.

Per queste ragioni - conclude Angius - il congresso del PS si dovrà caratterizzare per scelte che indichino chiaramente una discontinuità e si connotino in senso fortemente u nitario e innovativo, in modo tale da aprire una fase nuova, e diversa dal passato, di confronto, sia con le altre forze di sinistra, sia con il Partito Democratico. Di ciò ha particolarmente bisogno il centrosinistra che non è e non potrà mai essere rappresentato, nelle sue diverse nelle sue diverse componenti, esclusivamente dal P.D."


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dal giornale l'ADIGE del 29 aprile 2008

INTERVENTO SULL'INVITO AL PD DI "APRIRE" AI SOCIALISTI
Socialisti, il gran rifiuto di Veltroni - di Nicola Zoller

Nell?editoriale del direttore de l?Adige Pierangelo Giovanetti di sabato 19 aprile 2008 intitolato "L'unica sinistra che ha futuro" si fa riferimento al PD, invitandolo a saper "raccogliere e portare dentro di se e dentro le istituzioni parlamentari anche le culture che ne sono rimaste fuori, quella socialista e quella operaista".
E' un invito apprezzabile, ma non sappiamo quanto condiviso dai vertici di questo PD. Il suo invito infatti - caro direttore - poteva trovare immediata e migliore applicazione anche in precedenza, rispondendo positivamente all?impegno socialista di apparentarsi col PD nella corsa elettorale. Non c?era evidentemente completa volontà di vincere il confronto con Berlusconi, se da parte di Veltroni si è rifiutato recisamente questo apparentamento, di cui naturalmente si sarebbe giovato ? oltre che il candidato
premier - anche il Partito Socialista, diventando, come l?Idv da un lato e la Lega dall?altro, un voto ?utile? (secondo il divulgatissimo tam-tam elettorale rilanciato incessantemente da tutti i mass media).
Ora tutto è più difficile. Ascolteranno il suo invito?
Vedremo. Intanto chi è e rimane socialista può ribadire ? se viene offerto spazio dal suo giornale - alcune cose semplici, sul piano dei valori. In tutta l? Europa occidentale dire ?sinistra? significa dire socialismo. In molti paesi europei i partiti dell?Internazionale socialista sono al governo restando fedeli al proprio codice genetico: la correzione dell?economia capitalista in senso egualitario. Pur accettando l?economia di mercato, dicono no alla ?società di mercato?. E? sufficiente dare uno sguardo al capitalismo america no ? tutto dominato dalla logica del laissez faire ? nel quale circa 40 milioni di cittadini sono privi di assistenza medica, per toccare con mano che la cultura politica socialista continua a svolgere una fondamentale funzione di civilizzazione. Dopo il crollo
del Muro di Berlino, alla fine degli anni ?80, si sono stilati tanti incredibili necrologi che liquidavano assieme al comunismo autoritario, anche la tradizione socialista democratica e laburista. Nella realtà il socialismo è e continuerà ad essere il punto di riferimento per tutti i progressisti e per chi ha una concezione civilmente laica della politica in ogni paese europeo. Zapatero ha appena confermato il suo mandato in Spagna. Quella socialista è la prospettiva della sinistra evoluta nei paesi europei:
perché l?Italia vuole diventare una permanente anomalia?

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