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In una intervista a “Magazine” del Corriere della Sera del 9 settembre, leggiamo che Erri De luca – approdato da “una famiglia borghese impoverita dalla guerra” a Lotta Continua – continua a “ricordare i dettagli” a tanti compagni immemori di un tempo. Ricorda cioè che L.C. “era tutta illegale”, che la sua attività “era una attività armata”, che “ognuno di noi avrebbe potuto uccidere Calabresi”, che non ci si può assolvere usando la “ giustificazione del contesto”: no, “quello che ho fatto l’ho fatto in piena consapevolezza”. Tanto che dichiara: “noi tutti eravamo meritevoli di molti giorni di galera”! Ora, per questi molti giorni di galera collettivi sta pagando soltanto qualcuno. De Luca si limita a dire che non voterà “finché ci sono dei prigionieri e degli esiliati in giro, per i reati politici del 1900”. Molti di noi – nonostante tutto – sarebbero per una soluzione mite, ma è possibile? Nicola Zoller torna in alto |